Con gran piacere verrà distribuito in tutta la valle.
IL DISSENSO E LA CRITICA NON SI CRIMINALIZZANO !
SEMPRE AL FIANCO DI CHI LOTTA!
DAL SINDACO DI BOBBIO ROBERTO PASQUALI
MULTA DENUNCIA PER DIFFAMAZIONE
LIMITAZIONI NELL' UTILIZZO DELLE PIAZZE
Criticare apertamente le politiche assunte da un sindaco e porre in luce la sua scelta politica di intralciare le iniziative organizzate dal Comitato Emilio Canzi, è la ragione per cui il sindaco di Bobbio ROBERTO PASQUALI si permette di intaccare la libertà d’espressione con una miserabile multa per attacchinaggio (ovverosia attaccare con il nastro adesivo sulle vetrine dei negozi in disuso alcune locandine, pratica messa in atto da tutte le realtà territoriali per pubblicizzare le proprie iniziative pubbliche), cambiando un regolamento comunale riguardo all’utilizzo delle piazze e denunciando per diffamazione un nostro attivista.
Come ci aspettavamo, Pasquali è in grado di rispondere alle critiche politiche espresse nel volantino distribuito sabato 15 giugno, solo multando e denunciando. La sua finalità è di criminalizzare chi ha avuto il coraggio di rendere pubbliche le sue prese di posizione e le scelte politiche da lui assunte in merito all’ecomostro di Bobbio (“Villaggio delle terme”), al progetto del viadotto di Cernusca, ai migranti (richiedenti asilo), all’installazione delle telecamere, alla volontà di cementificare alcune zone, di creare una lista “civetta” alle recenti elezioni, senza peraltro evitare una consistente perdita di consenso. Inoltre il soggetto in questione ha impedito praticamente la presentazione pubblica di un libro antifascista in programma il 1° giugno in piazza Duomo organizzata dal Comitato (richiesta inoltrata il 2 maggio, ma solo tre giorni prima della data dell’incontro, il Comune ha concesso l’autorizzazione senza nemmeno comunicarla a chi di dovere).
Una multa e una denuncia per diffamazione certamente non fermeranno la nostra volontà di contrastare le sue politiche da sempre contraddittorie, securitarie, escludenti e autoritarie. Anche la persona più sprovveduta si renderà conto che tale reazione del sindaco rispecchia le consuete logiche del potere che tenta con ogni mezzo necessario, anche tramite un utilizzo strumentale della sua legge, di criminalizzare il dissenso. Il sindaco, che si autoproclama “democratico” e “antifascista”, in compagnia del consiglio comunale, ritorna a un pericoloso passato RESTRINGENDO ULTERIORMENTE LA LIBERTA’ di tutte le persone e non solo degli attivisti culturali sociali e politici (dal 16.7 per usufruire delle piazze per iniziative culturali bisogna ottenere OBBLIGATORIAMENTE il PATROCINIO dall’ amministrazione comunale, regolamento C.O.S.A.P art.5, dal 2014 medesimo obbligo per le associazioni registrate fuori Provincia che richiedono l’uso della sala polivalente, vedi sito comunale).
Senza cadere nel vittimismo, ricordiamogli che la repressione crea resistenza e chi attacca in maniera arbitraria e persecutoria uno di noi attacca tutti.Nessuno di noi verrà lasciato solo e i contenuti che abbiamo sempre portato avanti saranno espressi con più forze e tenacia rispondendo con fermezza e determinazione alle vergognose intimidazioni sia a livello politico che giudiziario.
L’ INDIFFERENZA E‛ COMPLICITA‛, ROMPI IL SILENZIO, PARTECIPA ALLE PROSSIME INIZIATIVE!
PER LEGGERE IL VOLANTINO INCRIMINATO, VEDI IL NOSTO SITO
COMITATO EMILIO CANZI
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